Sigarette Chesterfield Blue
Feb 7, 2015 11:37:28 GMT
Post by Admin on Feb 7, 2015 11:37:28 GMT
Proseguiamo con la recensione delle sigarette e, la tipologia di cui vorrei parlarvi oggi è quella delle Chesterfield Blue.
Le bionde vengono realizzate dalla multinazionale Philipp Morris che ad oggi prende il nome di Altria Group Inc., la stessa per intenderci che produce anche le Marlboro e le Camel. Prima di far parte di questa azienda, le Chesterfield Blue venivano prodotte dalla Liggett & Myers Tobacco Company e precedentemente dalla The Best of Tobacco.
La versione blu di queste sigarette è quella più leggera del brand. Dopo l'ultima normativa europea che imponeva l'abolizione delle diciture light dal tabacco, però, il nome del pacchetto si è trasformato da Chesterfield Light a Chesterfield Classic Blue.
Come accade per alcune tipologie di tabacco molto famoso, anche questo viene riconosciuto con degli epiteti diversi in base alle regioni o alle città. In alcune zone della Toscana, in special modo nell'area della Valdarno), per esempio, queste bionde vengono soprannominate "cicchino blu", mentre in alcune zone di Milano hanno preso il nomignolo "Retro" per il loro sapore molto vintage.
A parte qualche breve cenno storico, le Chesterfield blue sono quel genere di tabacco che deve essere provato almeno una volta da chi è un fumatore serio. La qualità Altria si nota subito, già alla prima boccata, un po' come succede con le Marlboro.
Il retrogusto appare sin dall'inizio molto secco, con delle note addirittura amare. Se, quindi, preferite fumare qualcosa di morbido (come le Marlboro Touch) o di dolce (come le Camel Light), queste sigarette non fanno proprio al caso vostro. Il sapore sembra un po' vintage: tende, infatti a grattare un po' in gola e, in alcuni momenti della giornata, dopo aver spento la bionda sembra quasi di avere la bocca impastata.
Se devo essere sincera, personalmente non mi fanno impazzire, ma questa è una questione di gusti. Eh, già, perché le Chesterfield blue sono un po' come il cacio nei maccheroni: o si ama o si odia. Non ci sono vie di mezzo. Non piace a tutti come invece può accadere con una Marlboro.
Le Chesterfield Blu si presentano con una dimensione standard e un dosaggio interno di Catrame pari a 8mg, Nicotina 0,6gr e Monossido di Carbonio 9mg. E' possibile trovarle nel mercato negli astucci da 10 a 2 euro o da 20 a 4 euro.
Il packaging di queste Chesterfield Blueha uno stile molto classico: sfondo completamente bianco e logo centrale composto da una grande C piuttosto arzigogolata in colore blu.
Le bionde vengono realizzate dalla multinazionale Philipp Morris che ad oggi prende il nome di Altria Group Inc., la stessa per intenderci che produce anche le Marlboro e le Camel. Prima di far parte di questa azienda, le Chesterfield Blue venivano prodotte dalla Liggett & Myers Tobacco Company e precedentemente dalla The Best of Tobacco.
La versione blu di queste sigarette è quella più leggera del brand. Dopo l'ultima normativa europea che imponeva l'abolizione delle diciture light dal tabacco, però, il nome del pacchetto si è trasformato da Chesterfield Light a Chesterfield Classic Blue.
Come accade per alcune tipologie di tabacco molto famoso, anche questo viene riconosciuto con degli epiteti diversi in base alle regioni o alle città. In alcune zone della Toscana, in special modo nell'area della Valdarno), per esempio, queste bionde vengono soprannominate "cicchino blu", mentre in alcune zone di Milano hanno preso il nomignolo "Retro" per il loro sapore molto vintage.
A parte qualche breve cenno storico, le Chesterfield blue sono quel genere di tabacco che deve essere provato almeno una volta da chi è un fumatore serio. La qualità Altria si nota subito, già alla prima boccata, un po' come succede con le Marlboro.
Il retrogusto appare sin dall'inizio molto secco, con delle note addirittura amare. Se, quindi, preferite fumare qualcosa di morbido (come le Marlboro Touch) o di dolce (come le Camel Light), queste sigarette non fanno proprio al caso vostro. Il sapore sembra un po' vintage: tende, infatti a grattare un po' in gola e, in alcuni momenti della giornata, dopo aver spento la bionda sembra quasi di avere la bocca impastata.
Se devo essere sincera, personalmente non mi fanno impazzire, ma questa è una questione di gusti. Eh, già, perché le Chesterfield blue sono un po' come il cacio nei maccheroni: o si ama o si odia. Non ci sono vie di mezzo. Non piace a tutti come invece può accadere con una Marlboro.
Le Chesterfield Blu si presentano con una dimensione standard e un dosaggio interno di Catrame pari a 8mg, Nicotina 0,6gr e Monossido di Carbonio 9mg. E' possibile trovarle nel mercato negli astucci da 10 a 2 euro o da 20 a 4 euro.
Il packaging di queste Chesterfield Blueha uno stile molto classico: sfondo completamente bianco e logo centrale composto da una grande C piuttosto arzigogolata in colore blu.